La Dislessia a Scuola
Mauro2021-07-23T13:17:42+00:00Vi proponiamo alcune delle domande che più frequentemente ci vengono poste, a fronte di una diagnosi DSA
Vi proponiamo alcune delle domande che più frequentemente ci vengono poste, a fronte di una diagnosi DSA
Il professionista medico che si occupa dei disturbi dell’infanzia e l’adolescenza è il neuropsichiatra infantile. La neuropsichiatria infantile è una disciplina ampia e si occupa di disturbi psichiatrici e disturbi neurologici nell’età dello sviluppo.
La riabilitazione fisioterapica ha un ruolo fondamentale non solo per quanto concerne il recupero motorio, ma ha effetti positivi anche sull’umore del paziente che, trovatosi ad affrontare un periodo di inattività o davanti a una condizione degenerativa, spesso si mostra in una condizione di depressione più o meno importante.
I Logopedisti sono terapisti che si specializzano nel trattamento di problemi di linguaggio e disturbi della comunicazione.
Riconoscere una badante preparata significa avere la capacità di individuare la figura che, più di ogni altra, si occuperà di supportare la famiglia nell’assistenza a un anziano o malato che necessita di adeguato sostegno pratico, psicologico ed emotivo.
Come raccomandato nelle linee guida allegate al decreto MIUR n.297 del 2013, già alla scuola materna è possibile notare alcuni indicatori di rischio da tenere in considerazione:
L’autismo tende a manifestarsi in maniera diversa nei maschi e nelle femmine, per cui possiamo dire che esiste un autismo femminile e un autismo maschile. Le differenze più importanti riguardano la capacità di adattamento.
Un cartone animato, parte della campagna #Iosonodiverso di Cartoon Network che celebra la diversità. Parte di una programmazione che tratterà il tema della dislessia.
La popolazione sempre più anziana costringe molte famiglie a cercare una persona che si faccia carico dell’assistenza a domicilio di un familiare anziano, che ha bisogno di cure.
Anziani al sicuro. Dobbiamo interrompere il contagio, a partire da chi è più fragile. Anche nella seconda e terza ondata di Covid-19 sono di nuovo gli anziani a essere tra le prime vittime (anche se l’età media si sta abbassando