Badanti e famiglie truffate dalle false cooperative. Stipulano a nome delle famiglie contratti d’assunzione con inquadramenti e compensi non in linea col Contratto. E spesso la badante è assunta con partita IVA o contratti a progetto.

Ancora un triste di episodio di sfruttamento delle badanti.

Questa volta sono finite nel mirino delle autorità giudiziarie diverse società e cooperative, con sedi tra Bologna e Casalecchio.

A capo di quest’impresa criminale, una donna di 46 di San Lazzaro (Bologna), che è ora agli arresti domiciliari: dovrà rispondere di sfruttamento e intermediazione illecita.

Sono più di 300 le badanti, in maggior parte provenienti dall’est, coinvolte in questa truffa.

Venivano reclutate con annunci su internet o locandine pubblicitarie, ingaggiate con contratti irregolari e sottopagate.

Nell’ordinanza che ha disposto la misura cautelare, il Gip Domenico Truppa ha argomentato parlando di “compensi irrisori (a fronte di alte tariffe orarie che venivano richieste per assistere gli anziani bisognosi di cure) senza la possibilità di fruire ferie, e più in generale in totale spregio di qualsiasi norma che disciplina i rapporti di lavoro e la sicurezza sui luoghi di lavoro”.

In forte crescita il fenomeno delle finte cooperative che sfruttano le badanti

Putroppo quest’episodio non è né il primo, né un caso isolato. Il business delle finte cooperative che sfruttano i lavoratori stranieri in ambito domestico, soprattutto nel campo dell’assistenza domiciliare agli anziani, è un fenomeno in crescita.

Le indagini dell’ispettorato del lavoro hanno rilevato che il 65% delle cooperative sono irregolaricon una media di un lavoratore sfruttato ogni due imprese.

In altre parole, due cooperative su tre sono costituite con l’unico fine di aggirare le norme sul lavoro e sottopagare i dipendenti.

Solo in Lombardia le inchieste delle autorità giudiziarie hanno rivelato che sono più di 2000 le badanti truffate dalle finte cooperative. Il fenomeno di sfruttamento delle badanti è anche molto diffuso in Emilia Romagna. Nel Sud d’Italia prevale invece il fenomeno del nero.

Finte cooperative: come proteggersi dalle truffe

Come evitare di cadere nella trappola delle finte cooperative. Ecco qualche semplice consiglio che le famiglie dovrebbero seguire, per evitare di essere parte di una truffa.

Leggete con attenzione il contratto che vi viene proposto

I rapporti di lavoro domestico sono disciplinati dal CCNL Lavoro domestico (minimi retributivi, orario di lavoro, ferie, ecc)

I lavoratori domestici sono lavoratori dipendenti a tutti gli effetti. I contratti di lavoro per le badanti possono essere a durata determinata o indeterminata, ma in ogni caso devono trattarsi di contratti di lavoro subordinato.

Non accettate i contratti che prevedono l’ingaggio di badanti a Partita Iva o con contratti a progetto

Verifica la regolarità dell’iscrizione della badante all’INPS

Non accettare badanti con compensi inferiori ai minimi retributivi fissati dal CCNL.

 

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La Fenice opera con una società di somministrazione lavoro sua partner in tutta la Regione Lombardia ed in particolare nelle province di Milano, Monza e Brianza, Como, Lecco, Bergamo e Pavia.