Vaccino contro il covid per badanti e assistenti familiari

Alla loro vaccinazione ancora non “bada” nessuno.

Eppure loro, i badanti extracomunitari, si prendono cura delle persone più fragili, anche rispetto al Covid. Contro cui fanno fatica a difendersi, considerato che moltissimi badanti ancora non riescono a prenotarsi per le vaccinazioni.

Perché tanti sono sprovvisti di tessera sanitaria, fondamentale per poter accedere alle prenotazioni, che richiede, oltre al codice fiscale, anche le ultime 13 cifre del codice numerico posto sul retro della tessera sanitaria.

Anche se in tutta Italia agli oltre 700mila immigrati da Paesi extra Ue è rilasciato il tesserino “Stranieri temporaneamente presenti” (Stp), che dovrebbe garantire l’accesso alle prestazioni sanitarie urgenti o essenziali, proprio come le vaccinazioni.

L’Stp viene infatti rilasciato agli immigrati irregolari con più di tre mesi di presenza in Italia ma anche a chi ha fatto richiesta di asilo ma non ha ancora i documenti, come le badanti in attesa di regolarizzazione. Però le piattaforme regionali per le prenotazioni del vaccino Covid non prevedono l’accesso in assenza del codice fiscale e del numero di tessera sanitaria.

Dunque, pur avendo diritto alla vaccinazione, in pratica queste persone non possono accedervi. È presente, quindi, un elemento di iniquità nell’accesso al servizio vaccinale.