Autismo

Cos’è il metodo ABA?

L’analisi del comportamento applicata A.B.A. (Applied Behavior Analysis) è una SCIENZA che studia il comportamento umano e le sue relazioni funzionali con l’ambiente, con lo scopo di migliorare la qualità di vita, agendo su comportamenti socialmente significativi.
Il campo di applicazione in cui si è mostrata una più significativa crescita è quello riguardante i bambini con DISTURBO AUTISTICO: anni di studi e ricerche hanno dimostrato l’EFFICACIA del metodo ABA nel ridurre comportamenti disfunzionali e nel migliorare ed aumentare la comunicazione, l’apprendimento e comportamenti socialmente appropriati.

Metodo ABA e autismo – gli obiettivi

L’obiettivo del trattamento di un bambino autistico con il metodo ABA è quello di migliorare la sua qualità di vita e le relazioni con gli altri.
Nell’ABA il comportamento viene analizzato in base agli stimoli ambientali che lo precedono (gli ANTECEDENTI) e alle azioni dell’individuo in risposta allo stimolo ambientale (le CONSEGUENZE).
Collegati a questi principi, i concetti chiave sono quelli di RINFORZO, ESTINZIONE, CONTROLLO DEGLI STIMOLI e GENERALIZZAZIONE.

  • Il RINFORZO è definito come ogni conseguenza del comportamento che rafforza il comportamento stesso, cioè aumenta la frequenza e la probabilità della sua comparsa. Può essere negativo (evitare un potenziale stimolo avversivo) o positivo (ottenere attenzione o avere accesso ad una determinata attività).
  • Nel momento in cui il rinforzo non viene più applicato, la probabilità futura di comparsa di un comportamento si riduce: questo fenomeno prende il nome di ESTINZIONE.
  • Il CONTROLLO DEGLI STIMOLI si ha nel momento in cui un particolare comportamento, dopo essere stato rinforzato solo in presenza di un particolare stimolo antecedente, inizia a verificarsi solo in presenza di tale stimolo e non in sua assenza.
  • La GENERALIZZAZIONE permette, invece, di trasferire quanto appreso in un contesto anche in una varietà di contesti e ambienti diversi.

Come funziona la terapia ABA?

Un training ABA prevede:

  •  l’identificazione e la selezione delle abilità e di eventuali comportamenti problema;
  • la definizione di obiettivi da raggiunge e la loro scomposizione in sotto-obiettivi;
  • la progettazione individualizzata e la realizzazione di interventi per insegnare nuove abilità e ridurre i comportamenti problematici;
  • il monitoraggio continuo dei progressi verso gli obiettivi stabiliti per controllare l’efficacia dell’intervento. Il programma dovrebbe, inoltre, coinvolgere la famiglia (i genitori che partecipano attivamente alla messa in atto dell’intervento) ed essere inizialmente domiciliare e gradualmente esteso ad altri contesti di vista (es. la scuola).

ABA: le 4 procedure principali

  1. PROMPTING: consiste nella presentazione di un indizio o un aiuto in modo da ottenere un comportamento che altrimenti non verrebbe messo in atto, in quanto non ancora presente nel repertorio comportamentale del bambino.
  2. FADING: consiste nel ridurre gradualmente e poi eliminare gli aiuti utilizzati, a mano a mano che il bambino mostra di non averne più bisogno, al fine di garantire l’acquisizione del comportamento meta e l’autonomia della risposta.
  3. SHAPING: è una procedura che prevede il rinforzamento sistematico delle risposte che siano approssimazioni successive sempre più simili al comportamento meta.
  4. CHAINING: è una procedura utilizzata per insegnare lunghe sequenze comportamentali che per un bambino con autismo sarebbero impossibili da imparare tutte in una volta, ma la cui acquisizione è possibile quando l’intera sequenza viene rotta in piccoli comportamenti.

All’interno di queste procedure, gli specialisti possono ricorrere ad alcuni specifici esercizi per raggiungere gli obiettivi proposti con il metodo ABA:

  • VBT: il Verbal Behavior Teaching ha lo scopo di insegnare il comportamento verbale a partire dall’analisi funzionale del linguaggio, basata non tanto su ciò che viene pronunciato
    ma sulla funzione che una specifica comunicazione verbale può avere.
  • NET: il Natural Environmental Teaching si propone di ricreare contesti o ambienti che appartengono alla vita quotidiana, come la casa, la scuola o una situazione di gioco, con l’obiettivo di dare al bambino opportunità di apprendimento. In questo tipo di esercizi, il punto di partenza è spesso rappresentato dalla motivazione del bimbo.
  • DTT: il Discrete Trial Teaching è una metodologia molto diffusa che consente di lavorare sia sull’apprendimento di nuove abilità che sul miglioramento di aspetti quali la comunicazione, la motivazione o l’;attenzione, nei quali un bambino autistico potrebbe presentare dei deficit. Fornendo degli aiuti, si cerca di fare sì che il piccolo impari nuove
    cose senza commettere errori, riducendo gradualmente gli indizi come previsto dalle procedure di prompting e fading che abbiamo descritto in precedenza.

Prima di iniziare un training o una terapia ABA è fondamentale costruire una buona relazione con il bimbo tramite il PAIRING, ovvero una procedura in cui il terapista ABA, presentandosi insieme a giochi e attività molto gradite al bimbo, diventa uno stimolo molto positivo. Se il bimbo è contento quando arriva il suo terapista significa che c’è stato un buon pairing.

Il metodo ABA è efficace per il trattamento dell’autismo?

Una caratteristica fondamentale dell’ABA è quella di essere evidence-based. Il terapista ABA, in sinergia con il consulente ABA, adotta esclusivamente procedure che le ricerche in ambito scientifico hanno dimostrato essere efficaci applicandole con rigore scientifico ed effettuando un costante monitoraggio dei risultati raggiunti.
Viene attribuita un’importanza fondamentale al rigore scientifico e metodologico. Trent’anni di ricerca hanno dimostrato l’efficacia dell’ABA nell’incrementare i comportamenti sociali positivi, l’apprendimento, la comunicazione e nel ridurre i comportamenti problema. Il mondo scientifico evidenzia che i migliori risultati si riscontrano quando il programma è
applicato ai bambini in età precoce (dai 3/4 anni circa), con un lavoro di 30/40 ore al mese, per un minimo di 2 anni ed inizialmente all’interno di un rapporto individuale col terapista.

Se vuoi maggiori informazioni o vuoi contattare l’autrice di questo articolo, collaboratrice e terapeuta del Centro Psicologia, non esitare a contattarci!