La demenza senile è una patologia in crescita nella nostra società. È una malattia che porta ad un elevato coinvolgimento emotivo nelle persone che devono assistere il malato, e richiede:
- tante energie fisiche
- costante lucidità mentale
- coordinazione con famiglia e medici
E’ un’attività che richiede un notevole dispendio di energie fisiche e una grande lucidità mentale; non è sicuramente semplice e si può andare incontro a stati di stress sia per l’assistente familiare o il caregiver sia per l’anziano stesso.
Cos’è la demenza senile: consigli
La demenza senile si caratterizza per la progressiva perdita delle funzioni mentali come ad esempio:
- orientamento e percezione dello spazio
- comprensione del senso del tempo
- capacità di riconoscere le altre persone
- perdita di abitudini quotidiane
Demenza senile
I sintomi della demenza senile iniziano come classiche avvisaglie dell’invecchiamento. La persona può iniziare a dimenticare dove ha messo le chiavi, perde spesso gli occhiali, si distrae mentre parla o non ricorda più i nomi dei parenti.
Però quello che colpisce è la rapidità con cui l’anziano peggiora e perde le sue capacità. Col passare del tempo si noteranno gravi difficoltà a fare le cose più semplici, fino ad arrivare alla perdita del linguaggio e della consapevolezza di sé stessi.
Prendersi cura di malati colpiti da demenza senile
Assistere un parente o un paziente affetto da demenza senile significa scontrarsi con un mondo che ogni giorno si sgretola un po’ di più, ed è compito della badante o del care giver fare in modo che l’anziano viva una situazione di normalità e serenità per quanto possibile.
È bene invitarlo a fare attività fisica, ovviamente con ritmi adeguati, sempre con costanza e quotidianità. Non servono sforzi giganteschi, basta una banale passeggiata all’aria aperta (meglio ancora se in un parco o nella natura) per garantire un buon tono muscolare, stimolare le capacità articolari e scaricare tensione e stress. Il movimento migliora anche la qualità del sonno notturno, ed evita anche a chi lo assiste di passare nottate in bianco.
Comunicare con l’anziano con demenza può essere snervante, ma è davvero essenziale mantenere calma e gentilezza, ricordandosi sempre che eventuali risposte sgarbate o negative non dipendono dalla persona che si ha di fronte ma dalla malattia. Non è ostile alla badante che ha di fronte, è una persona che ha bisogno di aiuto per gestire una vita che non riconosce e in cui non riesce a orientarsi. Dopo aver posto una domanda, lasciare il tempo di rispondere, evitando di fare più domande insieme o di proseguire il discorso senza attendere la risposta dell’anziano.
Si consiglia di parlare molto lentamente e di tenere un tono di voce chiaro e calmo. È inutile pretendere risposte veloci e concise perchè l’anziano non ne è in grado. Può capitare di innervosirsi, ma bisogna anche ricordarsi che è normale per lui o lei non ascoltare o pensare palesemente ad altro durante una conversazione. Limitare l’uso di parole difficili, proverbi e metafore: la persona con demenza senile potrebbe non capire e quindi stressarsi. È invece bene guardarla negli occhi e gesticolare lentamente per accompagnare le proprie frasi.
Assistere anziani con demenza senile
Anche nei casi in cui si hanno a disposizione le migliori terapie per demenza senile, non è semplice stabilire un rapporto sereno con il paziente a causa del progressivo declino cognitivo che lo porta giorno dopo giorno ad avere comportamenti disturbati e sempre più problematici.
Non è semplice ma non è neanche impossibile: la parola chiave è pazienza, sempre e comunque.
Affrontare la situazione con calma e disponibilità è il primo passo per attuare una serie di accorgimenti che faciliteranno tantissimo il lavoro di chi si trova a gestire le esigenze di una persona affetta da demenza senile.
Riorganizzare la casa e i suoi spazi
A livello pratico la prima cosa da considerare è lo spazio domestico. La casa in cui vive un anziano con demenza senile deve essere sicura e predisposta per garantire per quanto possibile l’autonomia e la routine di chi vi abita. È bene quindi:
- rimuovere pericolosi ingombri dalle stanze e dai corridoi
- togliere tappeti e fili non fissi sul pavimento
- dotare mobili e muri di supporti e appoggi per reggersi
- applicare maniglie e corrimano in bagno e sulle scale
- sistemare dispositivi antiscivolo nella vasca e sul pavimento
- assicurarsi della stabilità di sedie, poltrone e divani
- evitare di usare cuscini che possono scivolare
La casa può essere il nemico numero uno, ma se viene equipaggiata e organizzata in modo appropriato sarà una struttura di supporto e un valido aiuto per facilitare la vita di chi purtroppo sta vivendo un momento difficile.
Meglio evitare i cambiamenti
Un punto fondamentale da non sottovalutare è il disagio che gli anziani possono provare in questo stato di poca lucidità e impotenza psico-fisica. Chi ha la demenza senile tende infatti a vivere ogni cambiamento, anche lieve, come un problema insormontabile e quindi si stressa e si dispera.
Proprio per questo motivo è opportuno:
- limitare lo stress e i traumi
- creare una dimensione familiaree ripetitiva
- vivere ogni giorno con calma e positività
La comunità scientifica si raccomanda infatti di far vivere, ove possibile, gli anziani con demenza senile nelle loro case, dove riusciranno meglio a ricordare la posizione di oggetti di uso quotidiano e non verranno spaventati da luoghi con cui non hanno dimestichezza. La casa rappresenta infatti un percorso consolidato di emozioni e immagini ben note che lo aiuteranno a stare calmo e vivere sereno.
Dunque si consiglia di evitare anche i trasferimenti estivi perché l’anziano può viverli come un’imposizione a restare in un contesto estraneo che stravolge la sua vita e lo disorienta terribilmente con risultati negativi che dureranno anche molto a lungo.