La dislessia è un disturbo più diffuso di quanto si creda e generalmente viene diagnosticato in età scolare. Si tratta di una neurodiversità e non di una malattia, come spesso viene erroneamente scritto, e come tale, è da considerarsi una caratteristica dell’individuo che permane quindi per tutta la sua vita. Se viene diagnosticata presto, si può indirizzare il ragazzo verso delle metodologie di studio che possano aiutarlo a compensare le sue difficoltà e permettergli così di affrontare in maniera più serena il suo percorso scolastico. Inoltre, crescendo, di norma si impara a conoscersi meglio e a sviluppare strategie personali per fronteggiare serenamente questa neurodiversità, arrivando così a parlare di dislessia compensata. Anche in questo caso, la caratteristica permane, ma l’individuo ha compreso come sfruttare al meglio le proprie potenzialità e superare così le proprie difficoltà. L’attenzione su questa difficoltà si è acuita solo negli ultimi anni, motivo per il quale ne risultano penalizzati gli adulti. Infatti ad oggi non sono ancora tante le strutture specializzate che si occupano della diagnosi per adulti.

La dislessia negli adulti è molto più diffusa di quanto si pensi; stime recenti ci indicano che circa il 4% della popolazione italiana è dislessica. Un crescente numero di ricerche suggerisce che la dislessia, essendo un disordine cronico, permane per tutta la vita. La Dislessia dunque non scompare con la fine della scolarizzazione; è noto che il substrato biologico e un certo grado di difficoltà, siano riconoscibili anche in età adulta.

E’ tuttavia solo da pochi anni che si sono intensificate le ricerche per studiare la dislessia in età adulta. Molte persone dislessiche, diventate adulte, non sono mai state diagnosticate. Per loro la dislessia è un disturbo neurobiologico nascosto che può provocare alcune difficoltà nella qualità lavorativa e di vita.

Alcune di queste sono: difficoltà a frequentare ambienti accademici, difficoltà sul lavoro, disoccupazione, ridotta fiducia in se stessi e nelle proprie potenzialità.

I dislessici adulti che non hanno seguito alcun trattamento possono incrementare lentamente la propria velocità di lettura (circa 0,3 sillabe al secondo per anno), attivando strategie spontanee di compensazione delle proprie difficoltà, rimanendo tuttavia significativamente più lenti rispetto ai normolettori. L’accuratezza (ovvero numero di errori di lettura) può in alcuni casi migliorare in relazione alla scolarità.

È stato pertanto riscontrato che nell’adolescenza e nella prima età adulta si possono osservare diversi miglioramenti nella consapevolezza fonologica, anche se l’abilità di lettura risulta deficitaria rispetto ai soggetti ai quali non è stata riscontrata nessuna forma di dislessia. Inoltre, secondo alcuni autori, la dislessia negli adulti non viene compensata pienamente anche nelle forme meno gravi, poiché i soggetti necessitano comunque di tempi più lunghi per svolgere i compiti

La dislessia negli adulti può pertanto avere delle conseguenze importanti sulle scelte di vita future, causando una serie di difficoltà nella vita di tutti i giorni, ma specialmente per chi vuole proseguire con gli studi. Da diverse ricerche è emerso difatti che gli studenti universitari dislessici continuano a presentare difficoltà nel proprio percorso di apprendimento.

Dai pochi studi oggi a disposizione, si può affermare che la dislessia negli adulti si caratterizza per lo più per una lentezza nella lettura, mentre l’accuratezza migliora nel tempo in relazione alla scolarità. Oltre a ciò si possono osservare espressioni scritte poco articolate e difficoltà nei compiti di spelling.  Inoltre, le basse prestazioni scolastiche e il vissuto di inadeguatezza negli apprendimenti può incrementare, anche in età adulta, l’insicurezza e il livello di frustrazione sia nelle attività di studio che lavorative.

Attualmente in Italia i servizi diagnostici nazionali in ambito evolutivo non possono prendere in carico soggetti che hanno superato i 18 anni di età, mentre i servizi che effettuano diagnosi neuropsicologica nell’adulto raramente si occupano di dislessia, in quanto esistono pochi strumenti diagnostici appositamente validati per la diagnosi della dislessia negli adulti.

Ad oggi, nelle linee guida nazionali, non sono riportati dei protocolli di intervento specifici per la dislessia in età adulta. Tuttavia, l’intervento consigliato, si caratterizza per cicli individuali di incontri di trattamento, concordati con lo specialista, in cui si lavorerà sulle particolari difficoltà rilevate dalla valutazione psicodiagnostica.

Cosa facciamo come Centro La Fenice

Il Centro La Fenice si occupa della dislessia in età adulta, ed è in grado di effettuare i test, e rilasciare la relativa certificazione diagnostica valida per l’accesso all’Università.

Per i giovani studenti universitari o per adulti che necessitano di sostenere esami, prove concorsuali, colloqui di lavoro, esami di patente di guida e così via, nelle sedute di trattamento si lavorerà, da un lato, sul potenziamento del metodo di studio e dall’altro, se presenti difficoltà o disturbi di natura emotiva, si procederà con l’inizio di una psicoterapia.

Solitamente la dislessia negli adulti si può caratterizzare anche per la presenza di altre difficoltà o disturbi di natura emotiva che possono essersi sviluppati in comorbidità nel tempo, come i disturbi d’ansia e dell’umore. Pertanto gli incontri di intervento possono essere, a seconda del quadro clinico di gravità, di una o due volte a settimana per una durata di 50 minuti a seduta.

L’intervento si basa su modelli chiari di efficacia e sulle evidenze scientifiche più accreditate dalla letteratura sull’argomento.