Balbuzie infantile: tutto ciò che è importante sapere

La balbuzie infantile è un disturbo del linguaggio molto frequente che avviene a partire dai 2 anni ed è una fase dello sviluppo del linguaggio.
In questa fascia d’età il bambino spezza le parole, ripete più volte o prolunga le sillabe. Questo problema colpisce in modo particolare i maschi e normalmente i primi sintomi, vengono attentamente osservati intorno ai 3 anni d’età, subito dopo che il linguaggio inizia a svilupparsi.
Oggi andremo a vedere insieme tutto ciò che è importante sapere su questo fenomeno frequente, ovvero la balbuzie infantile.

Balbuzie infantile: possibili cause e durata

Dopo aver visto cos’è, nei prossimi paragrafi approfondiamo le possibili cause della balbuzie infantile e la sua durata.

Secondo alcuni studi recenti, la balbuzie infantile è causata da un disturbo nelle principali tappe dello sviluppo del linguaggio che nei bambini piccoli è in piena fase di crescita.
Mentre, se la balbuzie permane significa che non si è intervenuti in tempo ed in modo corretto, e lo stesso accade se la balbuzie compare intorno ai 10 anni d’età, perché in questo caso è causata da una balbuzie infantile precedente che non è stata adeguatamente trattata o può essere anche legata a qualche disturbo, come ansia e conflitto.

La balbuzie infantile è un disturbo molto comune nei bambini, e nell’80% si risolve naturalmente entro i 6 anni d’età. Questo significa che, la balbuzie infantile può comparire nel secondo anno di vita per la maggior parte dei bambini, ma è una fase transitoria.
Mentre, in circa il 20% dei casi, la balbuzie permane e all’età dei 6 anni d’età, con l’inizio della scuola si delinea in maniera più chiara e inequivocabile.

Balbuzie infantile: come aiutare il bambino che soffre di questo disturbo

Capiamo ora come aiutare il bambino che soffre di questo disturbo, importante è l’aiuto dei genitori e dell’insegnante.

I genitori di un bambino che soffre di questo disturbo, ovvero la balbuzie infantile, possono fare tantissimo per essere d’aiuto al proprio figlio. È fondamentale accettare il bambino così com’è creandogli intorno un ambiente accogliente dove questo suo “problema” non venga messo in evidenza. È essenziale ascoltare il proprio figlio quando parla, anche se inizia a balbettare, con estrema attenzione e serenità, senza manifestare ansia, insofferenza o fretta. Bisogna sempre lasciare che finisca il discorso, anche se ha bisogno di più tempo per farlo.

È importante parlare tantissimo con lui, lentamente e in modo tranquillo, ma non bisogna pronunciare troppo le parole, perché in questo caso, noterebbe subito che ci si rivolge a lui in modo diverso e ingrandirebbe dentro di sé questo suo problema.

Inoltre, è importante valorizzare le sue qualità in modo tale da aumentare la sua autostima. Se gli piace disegnare è importante mettere in evidenzia questa sua abilità e aiutarlo a potenziarla.
Esistono, invece, comportamenti che non bisogna mai assumere con un bambino che soffre di balbuzie infantile. In modo particolare, non bisogna mai anticipare il bambino quando sta parlando, e mai interromperlo dicendogli di aver già capito, perchè per lui sarebbe una mortificazione.
È importante abituarsi a parlare uno alla volta e non bisogna mai dare indicazioni di propria iniziativa su come parlare e non si devono promettergli ricompense se parla bene, perchè potrebbe solamente aggravare il suo problema.

Quando parla è essenziale non mortificarlo mai davanti agli altri (parenti/non parenti) assumendo un’aria annoiata. Anzi, è indispensabile dimostrare interesse e piacere per quello che racconta.
Da come si può capire, i genitori di un bambino con balbuzie infantile possono fare tanto per aiutarlo.

Come gestirlo a scuola

Anche a scuola, come a casa, è importante tenere sotto controllo la situazione. In questo caso, è l’insegnante a coprire un ruolo chiave e l’alunno che soffre di balbuzie infantile dovrà essere aiutato a sentirsi una persona normale e all’altezza delle diverse situazioni comunicative/linguistiche. Per realizzare tutto ciò, l’insegnante dovrà effettuare alcuni cambiamenti, così da agevolare la comunicazione verbale.

Bisogna evitare anticipazioni/ sostituzioni, in modo particolare da parte dei coetanei, per aumentare la convinzione nel bambino di essere capace di parlare da solo. Se necessario, è doveroso affrontare l’argomento con i compagni e si può fare un percorso di crescita personale, in tal modo si andrà a rafforzare la coesione del gruppo.

L’insegnante ha il ruolo di far sviluppare una particolare sensibilità verso le parole/sillabe balbettate dal bambino che soffre di questo disturbo. In questo modo, quando quest’ultimo balbetta meno del solito, l’insegnante può cogliere questa occasione per farlo parlare, e incoraggiarlo a partecipare alla conversazione. Mentre, nei giorni in cui balbetta più severamente, l’insegnante potrà organizzare un altro tipo di attività in cui l’uso della parola non serve.

Balbuzie infantile: possibili aiuti per migliorare

Una terapia logopedica può aiutare il bambino che soffre di balbuzie infantile a tenere sotto controllo la parola e con il tempo può arrivare a ottenere cambiamenti positivi.

Per il bambino in età prescolare, lo scopo principale è aiutarlo a parlare in modo più fluido, in modo tale che abbia poche possibilità di sviluppare una balbuzie non fisiologica, ossia cronica. Invece, il bambino in età scolare che soffre di una balbuzie infantile già strutturata, è essenziale migliorare la fluenza verbale, ma anche la qualità complessiva della comunicazione.

In conclusione, si può dire che migliorare la balbuzie infantile è possibile e la cosa fondamentale è intervenire precocemente.